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venerdì 18 luglio 2014

Italia: come ci si adatta al collasso

Da “Resource crisis”. Traduzione di MR


Il nuovo centro commerciale San Lorenzo a Firenze. Un'area all'americana progettata principalmente con in mente il turismo internazionale. E' un esempio del tentativo dell'economia italiana di adattarsi al collasso in corso dei sui settori produttivi tradizionali, cercando di sfruttare nuove risorse di guadagno. Finora, questa modalità nuova modalità sembra aver avuto successo. Sfortunatamente, tuttavia, persino i turisti stranieri potrebbero essere una risorsa insostenibile. 

Se vi capita di visitare Firenze, in questi giorni, potreste notare il centro commerciale nuovo di zecca al piano superiore del vecchio mercato centrale. E' una grande ristrutturazione di ciò che era una volta un mercato ortofrutticolo, che veniva frequentato principalmente dalla gente del posto. Ora è una una “zona ristorante” tipicamente americana con molti ristoranti diversi che condividono gli stessi tavoli. Per la mia esperienza personale, posso dirvi che il cibo in questo luogo è di qualità media; troppo caro, ma non terribilment. E' il tipo di cibo che i turisti stranieri sono giunti ad attendersi a Firenze, lo chiamerei cibo misto con una vena fiorentina. Notate che non ho intenzione di scoraggiarvi dal provare questo posto. Al contrario, perlomeno è un modo di evitare le molte abominevoli trappole per turisti che in cui potreste imbattervi a Firenze se siete abbastanza sfortunati (vi potrebbe piacere anche dare un'occhiata ad alcune mie osservazioni sull'antica cucina fiorentina). Volevo solo osservare come la nuova zona ristorante sia un esempio delle tendenze attuali dell'economia italiana.


Ho già discusso del collasso italiano in post precedenti (uno e due). Il collasso continua a procedere e gli ultimi risultati provenienti dall'ISTAT indicano che l'Italia ha perso il 25% della propria produzione industriale dopo il 2008, senza nessun segno di miglioramento in vista. I politici blaterano di “far ripartire la crescita”, ma c'è poco che si possa fare di fronte a un tale disastro. La cosa migliore che sembrano in grado di concepire è di truccare le statistiche per creare l'apparenza di una ripresa inesistente.

Il collasso è il risultato principalmente del fardello sempre più pesante dei beni minerali importati sull'economia italiana. Questo fardello supplementare ha distrutto la competitività dell'industria manifatturiera italiana. Di conseguenza, il sistema economico italiano si sta attivamente riadattando, cercando di trovare nuove risorse. Deve trovare mercati di nicchia “leggeri”, aree in cui non servono grandi quantità di energia e di minerali perché vengano gestite. Li sta trovando principalmente nelle industrie della moda e e in quella alimentare.

Se vivete in Italia, specialmente a Firenze, non potete evitare di notare come stia prosperando l'industria della moda; lo potete vedere anche da iniziative fortemente discutibili come il "vestimento" del Battistero a Firenze come se fosse un gigantesco foulard. I tradizionali centri manifatturieri sono andati e con loro se ne è andato gran parte del tradizionale potere finanziario italiano. Il Monte dei Paschi è sopravvissuto alla Morte Nera nel Medio Evo, ma potrebbe non sopravvivere al picco del petrolio! Persino il celebrato nuovo Primo Ministro italiano, Matteo Renzi, è una conseguenza del nuovo equilibrio del potere economico in Italia.

Anche il turismo sta rapidamente guadagnando un nuovo status di risorsa fondamentale nell'economia italiana. Il turismo è sempre stato un'industria tradizionale in Italia, ma ora sta diventando qualcosa di nuovo: con gli italiani impoveriti che viaggiano sempre meno, il turismo internazionale sta diventando dominante. Ma non è più il tempo in cui i visitatori internazionali rimanevano in Italia per mesi o anni, per esplorare l'antica cultura ed il paesaggio. Ora i turisti restano pochi giorni al massimo ed hanno poco interesse o nessuno nel visitare altre cose rispetto alle visite guidate nelle città d'arte: Venezia, Firenze e Roma. Il risultato è la concentrazione del turismo in aree in cui può essere sfruttato efficientemente da iniziative come l'area ristorante a Firenze di cui parlavo. Al di fuori di questi centri il turismo è a sua volta in pericolo.

Finora, le economie in espansione di alcuni paesi, principalmente la Cina, stanno fornendo un flusso di turisti in aumento verso le principali mete turistiche italiane. Tuttavia, ci vuole poco ad esporre la fragilità di questo piccolo boom economico in Italia. Pensate alla possibilità di una nuova crisi finanziaria, come quella del 2008, e potete immaginare cosa succederà. Il piano superiore di San Lorenzo tornerà ad essere quello che era? Forse, e la mia impressione che abbiamo davvero perso qualcosa smantellando il vecchio mercato ortofrutticolo.