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giovedì 30 aprile 2020

Ma è bene imbrogliare i gonzi per il loro bene? L'opinione dei miei studenti

Collage di titoli assurdi sulla stampa italiana da "Berlino on Line." Non è vero niente: il contagio NON è riesploso in Germania, La Germania NON torna alla fase 1, NON sta succedendo nulla in Germania che possa "spaventare l'Europa". Tutti i parametri dell'epidemia sono in discesa in Germania, come ovunque in Europa e anche in Italia.


Prima ci hanno raccontato che succedeva chissà quale strage in Svezia perché non avevano fatto il lockdown. Ci hanno detto addirittura che gli Svedesi avevano messo in atto delle misure eugenetiche per sterminare i loro vecchi. Due giorni fa, invece, ci hanno raccontato che in Germania l'epidemia, misurata dal fattore R0, aumenta di nuovo perché sono usciti dal lockdown.

Sono tutte balle. Se vi incuriosice, guardate i dati (cortesia di Alessia Scopece). Vedete che in Germania il fattore R0 oscilla un po' ma non è aumentato. Anzi, diminuisce.


Quello che mi ha scosso di questa storia non è tanto che la nostra stampa ci abbia raccontato delle balle clamorose. E' come tantissimi ci hanno creduto. Questo lo vedete bene dai commenti sui social media, ma vi posso dire che l'altro giorno un mio collega, ricercatore universitario, mi ha scritto in completa serietà qualcosa tipo, "Sono preoccupato: hai visto cosa è successo in Germania?" 

Ora, non mi metto a disquisire con i colleghi, molti dei quali hanno superato da un pezzo la soglia della non-criticabilità. Ma ho deciso di fare una piccola prova con i miei studenti. Ragazzi in gamba che si sono già fatti 4 o 5 anni di studi, anche abbastanza pesanti. Come reagiscono a queste notizie?

Beh, diciamo che i risultati non sono stati incoraggianti. Tutti avevano letto o sentito dire che l'epidemia aveva ripreso in Germania e nessuno veramente ne dubitava. Una volta che gli ho fatto notare che la storia non era vera, gli ci è voluto un po' di tempo per accettare l'idea che una notizia che appariva sulla prima pagina di tutti i quotidiani poteva essere una balla totale.

Ma la parte interessante è venuta dopo. La loro reazione "a pelle" è stata di dire, "si, è vero, è una balla. Ma gli italiani sono troppo stupidi e indisciplinati per comportarsi bene se non li spaventiamo un po'"

In altre parole, è lecito per il governo imbrogliare i gonzi per il loro bene. Il buffo della faccenda è che gli studenti non si sono veramente resi conto che i gonzi erano loro, perché ci erano cascati in pieno.

E mi sa che questa opinione sia diffusa a tutti i livelli. Il governo ci considera degli imbecilli da imbrogliare per il nostro bene e noi stessi accettiamo di essere imbrogliati per il nostro bene (forse) perché tutto sommato la cosa ci tranquillizza e ci evita la fatica di dover verificare che cosa ci raccontano. 

Ma così vanno le cose. Che ci volete fare?






mercoledì 28 dicembre 2016

Grillo e l'Energia: di chi sono le "Balle Nucleari"?


Luca Longo critica un post apparso sul blog del Movimento 5 Stelle accusandolo Beppe Grillo di raccontare "Balle Nucleari". Ma se esaminiamo bene la faccenda, vediamo che le balle non sono quelle di Grillo!


Luca Longo si era già provato a criticare sul "Linkiesta" le proposte del Movimento 5 Stelle sull'energia in un post che avevo definito "patetico" in quanto vago e privo di argomenti. Adesso, Longo si lancia di nuovo all'attacco con un post dal titolo "Balle Nucleari", riferite a un post del "blog delle stelle", dove si discute la possibilità di eliminare le importazioni di energia elettrica di origine nucleare.

Stavolta, Longo ha provato a mettere insieme un po' di numeri. Ma non ha fatto di meglio, anzi, semmai di peggio. Tutta la sua critica si basa sul fatto che l'M5S proporrebbe di chiudere "di botto" le importazioni di energia e che questo vorrebbe dire che dovremmo trovare il modo di sostituire "il 14,6% dell’elettricità che ci serve," il che sarebbe, evidentemente, impossibile.

Ma è tutto sbagliato: secondo il GSE, le importazioni di energia nucleare nel 2015 in italia sono state del 5,1%, non del 14.6%! Longo ha confuso le importazioni di energia nucleare con le importazioni di energia in generale, che invece sono in gran parte energia idroelettrica dalla Svizzera. Un erroretto di quasi un fattore 3, cosa volete che sia fra amici?

Ancora peggio è sostenere, come fa Longo, che il M5S vuole chiudere "di botto" le importazioni di energia. E' vero che il sottotitolo del post è piuttosto infelice in quanto parla dell' "arco della legislatura di governo." Ma il contenuto del post, invece, non dice assolutamente di fermare le inportazioni né di botto e nemmeno durante una singola legislatura (e notate che nel post su linkiesta NON hanno linkato il post sul blog del M5S, altrimenti sarebbe stato troppo facile per i lettori notare l'incongruenza).

Il post sul blog delle stelle è scritto da Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Qualenergia, che è una persona seria e competente. Sostiene che le importazioni di energia nucleare potrebbero essere gradualmente ridotte fino a eliminarle entro il 2025. E' un obbiettivo certamente possibile se si considera che parliamo del 5% e se pensiamo di cominciare a lavorarci sopra da adesso, promuovendo l'energia rinnovabile. Silvestrini fa anche notare alcuni punti importanti, per esempio il fatto che le centrali nucleari francesi sono vecchie e che dovranno essere presto smantellate, e non sembra che il governo francese abbia le risorse o l'interesse per costruirne di nuove. Per cui, che a uno piaccia il nucleare o no, il problema di svincolarsi dai reattori nucleari francesi si pone; o perlomeno dovrebbe porsi per un governo che abbia seriamente a cuore l'interesse del paese.

Ora, fatemi dire che non sono qui per fare propaganda per il M5S. Tuttavia, devo anche dire che Beppe Grillo e il movimento 5 stelle continuano a essere l'unica forza politica di una certa rilevanza in Italia a considerare come importante il problema energetico e a sostenere la necessità di passare alle rinnovabili. Lo fanno non senza qualche ingenuità e alcune imprecisioni; e dovrebbero anche imparare che non si fanno piani energetici con la politica del no. Ma perlomeno certe cose le dicono e ci si impegnano anche. Invece, il governo Renzi si è impegnato soltanto per affossare le rinnovabili in favore dei fossili.

Queste cose sono importanti perché quando si parla di energia si parla di una risorsa vitale per il paese. Quindi, bisognerebbe fare il possibile per non parlare a caso e, quando uno cita dei numeri, come fa Luca Longo, almeno citi i numeri giusti. Altrimenti, si raccontano davvero delle balle nucleari.