mercoledì 22 maggio 2013

La mente del negazionista






Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di MR


Nella controversia sul cambiamento climatico, a volte il dibattito diventa davvero brutto. Ciononostante, anche gli scambi più infuocati ci danno modo di imparare qualcosa. Immagine sopra dall'Università di Tel Aviv


In Italia abbiamo un detto sul cibo: “quello che non ammazza, ingrassa”. Trasferendo questa piccola gemma di saggezza alle discussioni online, potremmo dire che “quello che non ti imbroglia, ti rende più saggio”. Cioè, puoi imparare qualcosa di utile anche dagli attacchi più sgradevoli alla scienza nel dibattito sul cambiamento climatico. Ecco un esempio: un commento realmente pubblicato in un blog (h/t Alexander Ac).

.... [il cambiamento climatico]  è una costruzione sociale, non una teoria scientifica ed è tesa a trasformare la società e a portare vantaggi a coloro che spingono questa idiozia. 

Come teoria scientifica si tratta di totale nonsense. Non esiste un barlume di prova scientifica che il clima possa realisticamente evolvere in modo dannoso su scala globale in un futuro se non su scala di millenni, dove il ciclo delle ere glaciali diventa gradualmente importante. 

E' immorale per gente come te mentire a tutti gli altri. E' immorale per gente come te percepire un salario per queste bugie e per una ricerca che vorrebbe essere scientifica e che non è né scientifica né ricerca. E' immorale che tu minacci la civiltà industriale che è stata costruita per 500 anni. E' immorale che tu faccia pressioni politiche che potrebbero impedire che la gente povera e i paesi poveri usino i combustibili fossili, la risorsa più ragionevole e più economica che decide se le loro vite sono umane o miserabili strade verso una morte prematura. 

E' immorale che tu inquini Internet in generale ed il mio blog in particolare con il tuo balbettamento disonesto e pseudoscientifico ed abusi del fatto che i truffatori accaniti e i fraudolenti non vengano ancora giustiziati velocemente. E' ipocrita da parte tua usare i risultati della moderna tecnologia, compresa Internet e i motori a combustione mentre stai superficialmente combattendo tutte queste cose. Non è etico che tu diffonda tutte queste spaventose bugie di fronte a bambini che non possono vedere subito che tu sei un deprecabile bastardo inaffidabile, mentitore e avido e che perde il sono a causa di tutta la spaventosa merda che sputi ovunque. 

Questi erano solo esempi delle ragioni per cui le persone come te sono dei bastardi immorali.

Testo interessante, non è vero? Ma lasciamo perdere il cattivo gusto; questo testo ci fa intravedere come funziona la mente dei negazionisti; almeno di quel tipo di negazionisti che sono partecipanti attivi nel dibattito.

Notate, prima di tutto, come questo testo difficilmente possa essere il lavoro di un disinformatore pagato, com'è implicito nel termine spesso usato di “falso scettico”. Molto probabilmente, come ho già detto precedentemente, l'autore è veramente convinto di quello che dice. Considerate che ha postato questo commento nel proprio blog personale dove mostra il suo nome completo e mostra persino la sua faccia nella pagina principale. Ora, quanto vorreste essere pagati per mettere a repentaglio la vostra reputazione in questo modo? E chi vi pagherebbe così tanto?

Allora, notate come la scienza del clima viene descritta come qualcosa di progettato per “portare vantaggi a coloro che la spingono”. Questa è la tipica impostazione mentale cospirazionista, come descritto in alcuni studi da Lewandowsky ed altri. Ciò non vuol dire che chi ragiona in questo modo è stupido o malvagio; è il modo in cui tende a elaborare le informazioni. Molto probabilmente ha ereditato dai propri antenati un livello di paranoia più alto della media che, in un remoto passato, era utile in alcuni condizioni. Tutti noi potremmo soffrire di paranoia (e ne soffriamo quando pensiamo che i negazionisti siano disinformatori pagati), è una questione di intensità.

Alla fine, questo testo è una conferma di quello che ho detto nel mio post precedente. Cioè, più discuti con persone che soffrono di atteggiamento cospirazionista, più cadi in quello che ho chiamato la “Trappola di Desdemona”. Cioè, rinforzi semplicemente il loro atteggiamento e li convinci che tu sia parte di una grande cospirazione. Si sentono minacciati e reagiscono in modo aggressivo. In questo caso, anche con minacce di morte non tanto velate ([gente come te]...non viene ancora giustiziata ancora rapidamente).

Quindi, come reagire? Prima di tutto, sulle minacce di morte. Per essere efficace, una minaccia dev'essere accompagnata da una potenza di fuoco credibile (retorica o reale), come ogni boss mafioso rispettabile può dirvi. Altrimenti ti torna indietro. Nel dibattito climatico, l'intimidazione è stata usata con notevole successo per attaccare gli scienziati climatici, come nel caso del “Climategate”. Tuttavia, potrebbe essere che la posizione negazionista stia gradualmente perdendo trazione e, di conseguenza, sproloqui come questo si stanno ritorcendo contro i negazionisti (e questa è una cosa buona!).

Il punto principale, alla fine, è che abbiamo a che fare con un atteggiamento caratteristico di una piccola minoranza di persone. Il nostro lavoro non è quello di discutere con loro, è quello di passare il messaggio alla gente (la maggioranza) che non soffre dello stesso livello di paranoia. Gran parte delle persone non sono negazionisti attivi. Sono semplicemente in una posizione di “negazione passiva” riguardo al cambiamento climatico – sanno che esiste ed è pericoloso, solo che non si rendono conto di quanto pericoloso ed imminente sia. Con loro, il messaggio può essere trasmesso. Ci vuole tempo, ma si può fare.